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Le periferie di Londra non sono mai banali o scontate. Sono poliedriche. Il mio viaggio attraverso Londra parte dalla City, la capitale economica per eccellenza. Basti pensare al suo fatturato annuo, pari al doppio della borsa di Tokio e New York messe insieme. Eppure, a pochi passi da lì , a poche centinaia di metri, ecco che si staglia una delle zone più enigmatiche di questa metropoli.  Superato il quartiere olimpico di Stratford, di cui la propaganda inglese con il suo “Legacy”, ovvero il lascito delle olimpiadi, sperava di risollevare le sorti (lasciando invece grandi edifici come molossi inermi al loro destino di abbondono post olimpico) non si vedono che operai, edifici in costruzione: un tentativo di saturazione del suolo per risolvere la scarsità di alloggi. Ma proseguendo, addentrandoci dentro Fish Island, ecco che sembra di essere entrati in un mondo a sé.

Arte e desolazione si fondono lungo i canali suburbani del Tamigi, dove una moltitudine di artisti hanno deciso di insediarsi per il basso costo degli affitti, regalando all’insolito visitatore uno strano amore per questa decadenza, senz’altro unica e affascinante.

Progetti Fotografici

 

 

LONDRA NASCOSTA - Gallery
THE BODY, Federico Shooting - Gallery
THE PORTRAIT COLLAGE - Gallery

TUTTI I VOLTI DI UNA COMUNITA'

Una comunità si sa, per funzionare, ha bisogno di una collettività di individui pronti a mettersi a disposizione per il bene comune. Ed infatti “comunità”, dalla sua radice etimologica cummunitas, cum-munus significa proprio avere un dovere, un “dono-da-dare”.I protagonisti del progetto siamo tutti noi; protagonisti invisibili che tutti i giorni popoliamo il nostro territorio e lo rendiamo vivo. Ci aggreghiamo, ci organizziamo per vivere insieme. Ed è per questo che il progetto “Tutti i volti di una comunità” nasce come l’idea di rappresentare fotograficamente chiunque si senta parte di questa collettività. Un invito a posare per un ritratto fotografico , aperto a tutti: dal Sindaco all’operaio, dal pensionato all’adolescente. Grazie a Pop-up, nei giorni dell’iniziativa potrete fermarvi e posare per il vostro ritratto.

Una testimonianza, un monito. 
L’augurio è che questi ritratti mostrino l’eterogeneità e l’unicità di ogni individuo unico e insostituibile, allo stesso tempo ingranaggio fondamentale di una comunità più ampia.

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